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TFR: Trattamento di Fine Rapporto

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TFR: cos’è e come funziona il Trattamento di Fine Rapporto

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) non è solo un “tesoretto” accantonato nel tempo: è un tuo diritto economico garantito dalla legge italiana, che può rappresentare una risorsa fondamentale per la tua stabilità finanziaria nei momenti di transizione lavorativa. In questa guida aggiornata e dettagliata scoprirai:

  • Cos’è il TFR
  • Come si calcola
  • Quando viene liquidato
  • Quali sono le opzioni di destinazione
  • Come tutelarlo e ottimizzarlo fiscalmente

Cos’è il TFR? Diritti e funzione per i lavoratori

Il Trattamento di Fine Rapporto è una somma accantonata annualmente dal datore di lavoro per ogni dipendente, calcolata sulla base della retribuzione lorda. Viene corrisposta al termine del rapporto lavorativo (dimissioni, licenziamento o pensionamento), rappresentando una forma di tutela economica.

Perché esiste?

Serve a garantire una sicurezza economica durante i cambiamenti di lavoro o nella fase di pensionamento.

Normativa di riferimento:

Il TFR è regolato dall’Art. 2120 del Codice Civile e da indicazioni fornite dall’INPS. Puoi consultare il testo normativo completo sul sito Normattiva o visitare la pagina INPS sul TFR.

Metafora utile:

Immagina il TFR come un “salvadanaio invisibile” in cui ogni anno si deposita una piccola parte del tuo stipendio. Quando aprirai questo salvadanaio, potrai usarlo per affrontare spese importanti o integrare la pensione.

Come si calcola il TFR: la formula base

Il calcolo del TFR è regolato dalla seguente formula:

TFR = (Retribuzione lorda annua ÷ 13,5) × Anni di lavoro

Esempio:

  • Retribuzione annua lorda: €30.000
  • Anni di lavoro: 10
  • TFR maturato: (30.000 / 13,5) × 10 = €22.222

Attenzione:

Dal TFR lordo vanno sottratte le tasse e eventuali anticipazioni già ricevute. Inoltre, il TFR è annualmente rivalutato secondo l’indice ISTAT dei prezzi al consumo (+1,5% fisso).

Quando e come si riceve il TFR?

Hai diritto alla liquidazione del TFR in caso di:

  1. Pensione (compresa pensione anticipata)
  2. Dimissioni volontarie (con preavviso regolare)
  3. Licenziamento, anche per giusta causa

Tempistiche di pagamento:

  • Entro 30 giorni dalla cessazione, per aziende con meno di 50 dipendenti
  • Entro 60 giorni, per aziende più grandi

Se il datore di lavoro non paga, puoi rivolgerti al Patronato, all’INPS o all’Ispettorato del Lavoro.

Tassazione del TFR: quanto rimane?

Il TFR gode di una tassazione separata e agevolata, inferiore all’IRPEF ordinaria.

Esempio:

  • TFR lordo maturato: €22.222
  • Tassazione separata media: ~23%
  • Netto percepito: circa €17.111
Calcolo del Trattamento di Fine Rapporto TFR

Se versi il TFR in un fondo pensione

  • Aliquota agevolata: solo 15% (riducibile fino al 9% in alcuni casi)
  • Rendimenti potenziali maggiori grazie alla gestione finanziaria

⚠️ Le anticipazioni ricevute prima della fine del rapporto sono tassate con aliquota ordinaria IRPEF.

Dall’anno 2024 l’imposta lorda si calcola applicando le seguenti aliquote:

REDDITO IMPONIBILE
(per scaglioni) 2024
ALIQUOTA
(per scaglioni) 2024
IMPOSTA DOVUTA SUI REDDITI INTERMEDI COMPRESI NEGLI SCAGLIONI
fino a euro 28.000,0023%23% sull’intero importo 
da 28.001 fino a euro 50.000,0035%6.440 euro + 35% sul reddito che supera i 28.000 euro fino a 50.000 euro
oltre a euro 50.000,0043%14.140 euro + 43% sul reddito che supera i 50.000 euro
Tabella aliquote IRPEF su TFR

Come richiedere un’anticipo del TFR

Puoi richiedere un’anticipazione solo una volta nel corso del rapporto di lavoro, dopo almeno 8 anni di anzianità nella stessa azienda, per un massimo del 70% del TFR maturato.

Motivi ammessi:

  • Spese mediche straordinarie
  • Acquisto o ristrutturazione della prima casa
  • Maternità/paternità

La richiesta va fatta per iscritto, allegando la documentazione che giustifica la richiesta.

Accordo con stretta di mano tra lavoratore e imprenditore.

TFR e Fondi Pensione: conviene destinarlo?

Sì, se il tuo obiettivo è integrare la pensione futura.

Vantaggi

  • Tassazione agevolata (dal 15% al 9%)
  • Possibilità di rendimento nel lungo periodo
  • Integrazione con la pensione pubblica

Svantaggi

  • Meno liquidità immediata
  • Blocco del capitale fino al pensionamento
  • Rischi legati all’andamento dei mercati finanziari (se non si sceglie un fondo garantito)

Differenze tra TFR in azienda e TFR in fondo pensione

CaratteristicaTFR in AziendaTFR in Fondo Pensione
LiquiditàDisponibile alla fine del rapportoBloccato fino alla pensione
TassazioneMedia 23%Tra 15% e 9%
RendimentoNessuno (solo rivalutazione ISTAT)Potenziale rendimento più alto
RischioNessunoVariabile, a seconda del fondo scelto
Differenze tra TFR Azienda e Fondo Pensione

Domande frequenti sul Trattamento di Fine Rapporto

1. Posso chiedere il TFR anche se cambio azienda?
Sì, ti verrà liquidato alla chiusura del contratto.

2. E se l’azienda fallisce?
Interviene il Fondo di Garanzia INPS, garantendo il recupero del TFR maturato.

3. Il TFR può essere ereditato?
Sì, spetta agli eredi legittimi in caso di decesso del lavoratore.

Il tuo TFR è un’opportunità concreta

Il TFR non è solo una “buonuscita”: è un pilastro del tuo benessere economico futuro. Può aiutarti in momenti critici o diventare parte della tua strategia pensionistica.

Cosa fare oggi?

  • Informati sulle regole del tuo contratto e sulle opzioni disponibili
  • Valuta con attenzione le tue esigenze attuali e future
  • Rivolgiti al patronato EPACA, all’INPS o a un consulente del lavoro per una consulenza personalizzata

Fonti e approfondimenti

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