La pensione di reversibilità è una prestazione economica erogata dall’INPS ai superstiti di un assicurato deceduto, come il coniuge, i figli o i genitori.
Viene riconosciuta quando l’assicurato è deceduto ed era già titolare di trattamento pensionistico, al contrario della pensione indiretta, che invece spetta ai superstiti di una persona assicurata a livello previdenziale e non ancora pensionata.
La pensione di “reversibilità” è invece la prestazione pensionistica erogata ai familiari nel caso in cui la persona deceduta era già in pensione, trattamento che viene trasformato ed erogato ad altre persone rispetto alla prestazione originaria del soggetto defunto.
La pensione di reversibilità rappresenta un diritto importantissimo per chi ha perso un familiare, un sostegno concreto che permette di affrontare le difficoltà economiche conseguenti alla mancanza di una persona cara.
Per questo è bene conoscere requisiti, modalità di calcolo e di richiesta di questa prestazione, nonché rivolgersi a enti esperti che possano fornire chiarimenti e assistenza, come il patronato EPACA.
Il superstite viene considerato a carico dell’assicurato o del pensionato deceduto al sussistere delle condizioni di non autosufficienza economica e di mantenimento abituale. Per l’accertamento della vivenza a carico assume particolare rilievo la convivenza o meno del superstite con il defunto.
I figli studenti hanno diritto alla pensione ai superstiti anche se svolgono una attività lavorativa dalla quale deriva un piccolo reddito. Si considera tale un reddito annuo non superiore ad un importo pari al trattamento minimo annuo di pensione previsto dal Fondo Pensioni lavoratori dipendenti maggiorato del 30%, riparametrato al periodo di svolgimento dell’attività lavorativa.
La pensione di reversibilità può spettare a:
Hanno diritto al trattamento pensionistico in quanto superstiti anche:
Se il defunto, prima della sua morte e dopo il divorzio ha contratto nuovo matrimonio, le quote di pensione di reversibilità spettanti al coniuge superstite e al coniuge divorziato sono stabilite con sentenza dal Tribunale.
Se il defunto si è risposato dopo il divorzio, il Tribunale stabilisce le quote spettanti al coniuge superstite e a quello divorziato.
La pensione di reversibilità è compatibile, e quindi cumulabile con altri trattamenti pensionistici propri del superstite, così come con i redditi del beneficiario.
Sono applicati dei limiti reddituali per determinarne l’importo finale.
La pensione viene erogata per 13 mensilità ed è possibile cumulare la pensione di reversibilità con i redditi del beneficiario (coniuge, genitori fratelli e sorelle), nei limiti di cui alla tabella F, legge 8 agosto 1995, n. 335.
Nel 2023, le riduzioni previste in presenza di altri redditi sono:
LIMITI DI REDDITO 2023 | ||
DA | A | RIDUZIONE PERCENTUALE |
0 euro | 22.315,41 euro | 0% |
22.315,41 | 29.753,88 euro | 25% |
29.753,88 | 37.192,35 euro | 40% |
Oltre 37.192,35 euro | -50% |
Il patronato EPACA fornisce assistenza, consulenza e si occupa dell’intera pratica per richiedere la pensione di reversibilità. Tutela i diritti dei propri assistiti e verifica che venga riconosciuta la pensione di reversibilità quando dovuta in seguito al decesso del coniuge, genitore o figlio assicurato.
La pensione di reversibilità è pari a una certa percentuale dell’importo della pensione già liquidata al defunto.
L’importo della pensione di reversibilità varia in base alle condizioni reddituali e del numero di familiari superstiti del defunto.
Qualora abbiano diritto alla reversibilità soltanto i figli, i genitori o i fratelli o sorelle,
le percentuali di reversibilità sono stabilite nelle seguenti proporzioni:
La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del pensionato o dell’assicurato.
Per richiedere la pensione di reversibilità tramite il patronato EPACA è necessario recarsi presso la sede EPACA più vicina e presentare la seguente documentazione richiesta.
Una volta raccolta la documentazione necessaria, il patronato EPACA provvederà ad inoltrare telematicamente la domanda di pensione di reversibilità all’INPS, che valuterà il diritto e provvederà, in caso di esito positivo, alla diretta liquidazione del trattamento pensionistico.
Il patronato EPACA assisterà e seguirà l’iter della pratica fino alla liquidazione della pensione, verificando che tutti i passaggi vengano espletati correttamente dall’INPS e gli importi siano stati calcolati in modo congruo, intervenendo eventualmente presso l’Istituto per risolvere problematiche o contestazioni.
La pensione di reversibilità spetterà per tutta la vita, salvo eventuale decadenza del diritto in caso di perdita dei requisiti (matrimonio, redditi elevati, etc.).
La pensione di reversibilità è un importante strumento di tutela sociale e previdenziale che garantisce ai superstiti di un pensionato deceduto, come il coniuge, i figli e i genitori, un sostegno economico vitalizio.
Il patronato EPACA offre informazioni, assistenza, consulenza e tutela per richiedere e ottenere la pensione di reversibilità.
Rivolgersi al patronato EPACA per la pensione di reversibilità significa affidarsi a professionisti qualificati, che seguono l’intero iter della pratica e verificano l’esattezza di ogni passaggio, così da garantire un servizio completo, efficace e tutelante per gli assistiti.