Un importante passo verso la sostanziale gratuità dell’asilo nido per il secondo figlio è stato annunciato dalla Premier Giorgia Meloni, con le prossime modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2024. Nel testo approvato dal Consiglio dei ministri il 16 ottobre scorso, si prevede un significativo potenziamento del bonus nido, attuale misura erogata dall’INPS per il rimborso delle rette. Questa iniziativa mira a supportare le famiglie numerose, offrendo un contributo annuale più consistente per i figli dal secondo in poi.
L’asilo nido gratuito dal secondo figlio, come annunciato, sarà reso possibile attraverso un incremento del bonus nido. Attualmente, per i nuclei familiari con Isee sotto i 40mila euro, il contributo annuale si attesta a 2.500 euro, salendo a 3.000 euro per coloro con un Isee sotto i 25mila euro. Con la nuova legge, il contributo per il secondo figlio e successivi raggiungerà gli 3.600 euro per i nuclei familiari con Isee sotto i 40mila euro, a condizione che nel nucleo familiare ci sia già un altro figlio sotto i dieci anni.
Il beneficio è destinato alle famiglie con secondi figli nati dal 2024 in poi con già un minore di dieci anni nel nucleo. La richiesta dovrà essere presentata seguendo le procedure stabilite dalle autorità e sarà valutata in base ai requisiti di reddito.
Per ulteriori dettagli e supporto nella compilazione della documentazione, è consigliabile rivolgersi al patronato Epaca.
Il patronato Epaca, esperto nell’offrire supporto alle famiglie per comprendere i loro diritti, sarà particolarmente utile in questo contesto. Fornirà assistenza nella compilazione della documentazione necessaria e chiarimenti sulla normativa vigente, semplificando il processo di richiesta del beneficio, poiché se ne occuperà integralmente. Contatta l’ufficio più vicino a te!
Secondo i dati INPS, la spesa media annuale per l’asilo nido in Italia è di circa 10 mensilità da 260 euro ciascuna. I nuovi importi del bonus nido copriranno integralmente queste spese per il secondo figlio, rendendo, di fatto, la fruizione dell’asilo gratuita. Anche gli asili con rette più elevate, come quelli a Roma che possono raggiungere i 350 euro al mese, potrebbero essere completamente coperti dal contributo.
In merito quindi alla sostanziale, seppur non esplicita “gratuità dell’asilo per il secondo figlio” Roccella ha sottolineato: “Non lo abbiamo potuto scrivere nella norma perché non si parla soltanto di pubblico. È evidente che se si fosse scritto gratuito, anche se voglio mandare mio figlio a un asilo costosissimo, in teoria poi lo Stato me lo deve pagare“
Il potenziamento annunciato avrà validità solo per il 2024, con la possibilità di rinnovi per gli anni successivi. La modalità di erogazione del bonus nido rimarrà invariata, con INPS che lo erogherà in 10 mensilità a rimborso delle rette pagate dalla famiglia.
Per quanto riguarda l’Isee, la Legge di Bilancio 2024 introduce un cambiamento significativo, escludendo i titoli di stato dai calcoli dell’indicatore, beneficiando così il piccolo risparmiatore.
Questa nuova misura rappresenta un passo concreto verso il sostegno delle famiglie numerose, offrendo un sollievo economico significativo nel delicato contesto della cura dei figli nei primi anni di vita. Per saperne di più e per avviare la procedura di richiesta, è consigliabile rivolgersi al patronato Epaca.
È essenziale notare che il potenziamento annunciato avrà validità solo per il 2024, e l’estensione per gli anni successivi dipenderà dalle decisioni future del governo. Tuttavia, questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un sistema di supporto più robusto per le famiglie italiane, specialmente per quelle con più di un figlio in età prescolare.
L’attuale modulazione degli importi per il primo figlio rimarrà invariata, garantendo un sostegno graduale in base all’Isee del nucleo familiare. Questa suddivisione prevede un contributo di 1.500 euro annui sopra i 40mila euro di Isee, 2.500 euro tra i 40mila e i 25mila euro di Isee, e 3.000 euro sotto i 25mila euro di Isee. Questa variazione mira a rispecchiare le esigenze specifiche delle famiglie in base al proprio contesto economico.
Come già accennato, oltre alle modifiche al bonus nido, la Legge di Bilancio 2024 introdurrà un cambiamento significativo nell’Isee. Attualmente, il conteggio degli investimenti mobiliari includeva anche i titoli di stato. Tuttavia, con la nuova normativa, i titoli di stato detenuti dal nucleo familiare non saranno più conteggiati ai fini del calcolo dell’indicatore. Questa modifica è stata concepita per non penalizzare coloro che hanno scelto di investire i propri risparmi in questa forma.
In conclusione, la prospettiva di rendere sostanzialmente gratuito l’asilo nido per il secondo figlio, come annunciato con la Legge di Bilancio 2024, è una notizia positiva per molte famiglie italiane. L’incremento del bonus nido e le modifiche all’Isee riflettono un impegno del governo nel fornire un supporto concreto alle famiglie, specialmente in una fase cruciale dello sviluppo dei loro figli.
Per ottenere maggiori dettagli sulla procedura di richiesta e per assicurarsi di beneficiare appieno di questa opportunità, è fortemente consigliato rivolgersi al patronato EPACA. La chiarezza sulla documentazione necessaria e il supporto nella compilazione delle domande possono facilitare il processo e garantire che le famiglie ricevano il beneficio a cui hanno diritto.